Storia
Piccolo borgo adagiato su una collina a circa 300 metri s.l.m. e a circa 10 km dalla vicina Scalea;
Gran parte del suo territorio appartiene al Parco Nazionale del Pollino. Ebbe origine nella prima metà del XVIII secolo per volontà di Ettore Maria Spinelli, principe di Scalea, come suo Casale. Nel 1662 passato da “casale” a “terra” e “università”, il borgo ottiene l’autonomia da Scalea, pur continuando a far parte del Feudo degli Spinelli, i quali si fregiano anche del titolo di principi di Santa Domenica. Successivamente all’Unità d'Italia, Santa Domenica cessa di appartenere al circondario di Scalea e diviene Comune Autonomo. Un decreto del 1863 ordina a tutti i Comuni, con lo stesso nome, di cambiarlo completamente o di modificarlo: per distinguersi da altre cittadine omonime, al nome Santa Domenica viene, quindi, associato quello di “Talao”, ossia “al di qua del Lao”. Diversi ritrovamenti nel territorio comunale testimoniano la presenza dell’uomo fin da tempi antichissimi. Sulle pendici della Serra la Limpida, sono stati rinvenuti reperti dell'età del metallo. In epoca bizantina, durante l'epoca del Mercurion, i monaci Basiliani edificarono diverse Chiese e Monasteri in tutto il territorio; Una chiesetta, edificata nella zona “Acqua dei Morti”, oggi completamente scomparsa, fu dedicata all’Annunziata ed a Santa Domenica. Il nome del paese riflette proprio la venerazione per questa Santa, anche se il patrono del paese è San Giuseppe che si Festeggia ogni anno nella prima domenica dopo il 20 luglio. Il centro storico offre un affascinante spettacolo, i segni della storia e del patrimonio culturale si possono leggere percorrendo le sue viuzze dove si possono ammirare pregevoli portali in pietra realizzati da abili maestri scalpellini locali ed eleganti palazzi delle famiglie notabili risalenti al XVII e XVIII secolo.
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